Integrazione

Integrazione in Danimarca https://ec.europa.eu/migrant-integration/governance/denmark

Legge sull’Integrazione: definisce il quadro normativo di riferimento per l’integrazione in Danimarca e regolamenta le modalità di integrazione degli immigrati appena arrivati nel Paese, i diritti a cui questi soggetti possono accedere e gli obblighi che gli stessi sono tenuti a rispettare. Tuttavia, il termine “integrazione” è stato sostituito e rimosso in quasi tutta la legislazione a seguito del cosiddetto “cambio di paradigma” nei confronti dei rifugiati.

Pacchetto Immigrati

In generale, la partecipazione al mercato del lavoro rappresenta il focus principale della politica di integrazione danese. Obiettivo del governo danese, infatti, è quello di limitare il numero di individui “che vivono in società parallele”, senza alcun contatto con il resto della società danese. In questo senso, il governo ritiene che il mercato del lavoro possa costituire il percorso più sicuro verso l’integrazione. Avere un impiego, dunque, è diventata condizione fondamentale per la presentazione della domanda di permesso di soggiorno permanente nel 2010 e della domanda di cittadinanza nel 2016.

La Policy per l’Integrazione, pubblicata nel 2015, rappresenta il documento programmatico per la definizione della strategia messa in campo dalla Danimarca in tema di integrazione dei migranti. Si tratta, nello specifico, di una politica che sottolinea, ancora una volta, il ruolo chiave dell’occupazione come porta d’accesso all’integrazione sociale. Il documento si basa, inoltre, su alcuni pilastri fondamentali: corsi di lingua sempre più differenziati, educazione civica e valutazione delle competenze.

Nella primavera del 2019, poi, il Governo ha delineato un nuovo percorso in questo ambito, tramite l’emanazione della cosiddetta legge del “cambio di paradigma”, un provvedimento che intende spostare il focus in materia di rifugiati dal concetto di “integrazione” a quello di “ritorno”. L’obiettivo generale, ora, è quello di far rientrare i rifugiati nei Paesi di origine non appena le condizioni rendono possibile questo processo. La parola “integrazione” è stata sostituita dall’espressione “autosostentamento e ritorno”.