Programma di integrazione

Uno degli elementi chiave della Legge sull’Integrazione è il Programma triennale di integrazione per i rifugiati e gli immigrati adulti che detengono un permesso di soggiorno in base al ricongiungimento familiare. Le priorità, in questo caso, sono rappresentate dall’educazione civica, da lezioni di lingua danese e “attivazione” lavorativa degli immigrati senza impiego, per i quali il programma è obbligatorio. La mancata partecipazione può comportare il ritiro delle prestazioni sociali. Il programma consiste in attività incentrate sul lavoro, come consulenza, corsi di aggiornamento, tirocini e, talvolta, impiego sovvenzionato.

Sebbene sia stato riformato in numerose occasioni, quello appena presentato rimane, ad oggi, l’unico programma di integrazione introdotto. Nel corso degli anni, tuttavia, l’estensione e gli strumenti del programma si sono evoluti, come, ad esempio, nel 2006, con l’introduzione dei Contratti individuali di integrazione. Nel 2016, poi, il programma è stato esteso, passando da una durata di tre anni a un periodo flessibile che varia da uno a cinque anni. Il focus sull’inserimento nel mercato del lavoro è stato ulteriormente rafforzato con misure mirate per le imprese. Le scuole di lingua, dal canto loro, sono tenute ora a offrire lezioni fuori dagli orari di ufficio per permettere ai migranti di combinare il lavoro e i corsi, come previsto dall’accordo sull’integrazione nel mercato del lavoro – 2016.

Nel marzo 2016, il Governo ha concluso le trattative con le parti sociali (organizzazioni dei datori di lavoro, sindacati e autorità locali), che hanno portato a un accordo tripartito volto a migliorare i risultati dei programmi di impiego e di integrazione. Secondo il principio guida del “lavorare fin dal primo giorno”, l’accordo prevede uno screening più approfondito delle competenze dei rifugiati, combinando impiego e lezioni di lingua e collegando l’allocazione territoriale dei rifugiati alle opportunità di lavoro esistenti. In data 1 luglio 2016, è stato introdotto un nuovo programma di impiego e formazione (Integrationsgrunduddannelse, o IGU), ai sensi del quale i nuovi arrivati vengono avviati a un impiego regolare, gradualmente, nell’arco di due anni. Questo modello include la cosiddetta retribuzione di apprendistato e combina lavoro e formazione intensiva.