Legge sui Cittadini Stranieri
La Legge Danese sui Cittadini Stranieri è stata adottata nel 1983 e ha subito da allora numerose modifiche. Alcuni degli aggiornamenti più significativi sono entrati in vigore nel 2011 e dal 2015 al 2016. In generale, è diventato più difficile ottenere il ricongiungimento familiare, il permesso di soggiorno permanente e la cittadinanza, ed è stato ridimensionato l’accesso alle diverse prestazioni sociali. La Danimarca non dispone di una legge indipendente sull’asilo. L’ambito legislativo di questo specifico diritto, dunque, è regolamentato nel Paese dalla Legge Danese sui Cittadini Stranieri.
Antidiscriminazione
- La Legge sulla Proibizione della Discriminazione nel Mercato del Lavoro proibisce la discriminazione diretta e indiretta per motivi di genere, razza, colore, religione o credo, opinioni politiche, orientamento sessuale, età, disabilità od origini nazionali, sociali o etniche all’interno del mercato del lavoro. La legge si applica sia agli enti pubblici che a quelli privati.
- La Legge sul Trattamento Etnico Equo implementa alcuni punti della Direttiva del Consiglio 2000/43/CE del 29 giugno 2000. La Legge proibisce la discriminazione sulla base della razza o della provenienza etnica e si applica al contesto della protezione sociale, compreso l’ambito della previdenza sociale e della sanità, delle prestazioni sociali, della scuola, nonché in relazione all’accesso e alla fornitura di beni e servizi (compreso l’ambito residenziale) accessibili al pubblico.
- La Legge sulla Proibizione delle Differenze di Trattamento per Motivi di Razza contiene una serie di disposizioni che proibiscono differenze di trattamento sulla base della razza, colore, origine nazionale o etnica, religione, orientamento sessuale nello svolgimento di attività commerciali o pubbliche.