Legislazione regionale rilevante in materia di migrazioni

Area Politiche Sociali, Immigrazione e Integrazione

  1. L.R. n. 2/2003 Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
  2. L.R. n. 5 /2004: “Norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati. Modifiche alle leggi regionali 21 febbraio 1990, n. 14 e 12 marzo 2003, n. 2”: rappresenta la cornice normativa delle politiche di integrazione della Regione Emilia ed è incentrata sulla parità dei diritti e doveri, su un accesso universalistico al sistema dei servizi di welfare e sulla negazione di servizi separati. La legge (art. 3) prevede uno strumento di programmazione triennale (Piano sociale triennale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri). Il terzo Programma triennale 2014-2016 ”Per una comunità interculturale” è sto approvato dalla Assemblea Legislativa il 2 aprile 2014.
  3. Protocolli regionali: in materia di richiedenti asilo e rifugiati; in materia di iniziative contro la discriminazione; in materia di promozione della lingua italiana, in materia di promozione della comunicazione interculturale.

 

Area Lavoro, Istruzione e Formazione

  1. L.R. n. 12/2003 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro”. L’obiettivo è quello di favorire l’adattabilità alle trasformazioni dei saperi nella società della conoscenza, attraverso i sistemi dell’istruzione e della formazione professionale, il lavoro e l’educazione non formale.
  2. L.R. n. 5/2011 “Disciplina del sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale” che ha istituito il Sistema regionale di Istruzione e formazione professionale che, dopo tre anni, permette di entrare nel mondo del lavoro.
  3. L.R. n. 17/2005 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro” modificata dalla L.R. n.7 del 19.07.2013. Viene istituito un ufficio per l’integrazione lavorativa dei migranti, presso il Servizio Lavoro regionale, capofila della presente iniziativa
  4. DGR. N. 1472/2013 “Approvazione di misure di agevolazione e di sostegno in favore dei beneficiari (categorie vulnerabili di stranieri) di tirocini di cui all’art. 25, co. 1 lett. C) della L.R. 27/2005;
  5. Determinazioni n. 2477/2007 e n. 620/2008: i due atti hanno lo scopo di affrontare in termini innovativi e unitari il tema del fenomeno migratorio e definire tecnicamente il documento di programmazione triennale, prevedendo la costituzione di un gruppo di lavoro composto da funzionari tecnici appartenenti a diversi Servizi regionali;
  6. DGR n. 1998/2009 e DGR. N. 2025/2013 che operano la definizione degli standard e delle prestazioni dei servizi per il lavoro, nonché illustrano gli indirizzi operativi definiti per l’attuazione nel sistema regionale dei servizi per il lavoro territoriali (ex D.lgs 214/2000, D. lgs. n. 181/2000 e ss.mm, e norme collegate) dei principi fissati per la gestione e mantenimento dello stato di disoccupazione.;
  7. Proposta di legge per l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di persone fragili e vulnerabili (deliberazione della Giunta Regionale n. 769 in data 22/06/2015) per sostenere le persone in difficoltà sociale o sanitaria ed aiutarle ad inserirsi nel mondo del lavoro, mettendo in rete i servizi sociali dei Comuni, quelli sanitari delle Asl e i Centri per l’impiego.

 

In linea orizzontale, si può distinguere tra a) servizi di natura informativa/orientativa, b) socio-sanitaria e c) legati all’inserimento nel mercato del lavoro.

Tra i primi, si segnalano:

– gli Sportelli informativi, di mediazione e di orientamento per stranieri (pubblici e del terzo settore) dell’Emilia- Romagna: i cittadini stranieri residenti in Regione possono contare su di un sistema strutturato di sportelli informativi gestiti (in proprio o attraverso convenzioni) dai Comuni. Si tratta di una rete diffusa (oggi sono attivi 140 sportelli) della quale beneficiano anche cittadini italiani, Enti pubblici ed imprese. Una lista degli sportelli informativi è consultabile al seguente link:

http://sociale.regione.emilia-romagna.it/immigrati-e-stranieri/approfondimenti/sportelliinformativi

– I Centri interculturali: luoghi pubblici di confronto tra nativi e migranti mirati a promuovere l’incontro e lo scambio di punti di vista ed esperienze, nel tentativo di migliorare la conoscenza reciproca e di favorire il processo di inclusione sociale. http://sociale.regione.emilia-romagna.it/immigrati-e-stranieri/temi/centri-interculturali-e-comunicazione

Tra i secondi, si annoverano:

– gli Sportelli sociali: i servizi al cittadino sono stati riorganizzati in modo tale da fornire un’unica porta territoriale di accesso alle informazioni ed alla eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali.

 

Tra i terzi, ricordiamo:

– la rete dei Servizi pubblici per l’impiego , spesso erogati in sinergia con specifici servizi di mediazione socio-culturale, con l’obiettivo di facilitare e ottimizzare la fruizione dei servizi offerti dai Centri per l’Impiego ai cittadini immigrati;

 

Per saperne di più: